Sembra passato un secolo e invece sono solo pochi mesi.
Nell’ottobre del 2020 abbiamo voluto rinnovare la nostra identità, renderla più minimal e contemporanea, in linea con la crescita e la trasformazione della nostra realtà e di tutto il settore dello sviluppo in generale.
Ma chi è stato l’artefice della nuova identità?
“Ma ragazzi so’ io, Lill…” no, sempre noi. Devmy.
Siamo molto orgogliosi del processo di rebranding proprio perché è stato un lavoro interamente gestito da noi. Il risultato di un’evoluzione che ha visto entrare a far parte della nostra famiglia anche il mondo del Design.
E dietro c'è un lavoro molto più grande di quanto si possa immaginare. Ecco perché abbiamo deciso di raccontarvi la natura di questo cambiamento.
Innanzi tutto, perché cambiare?
Il rebranding nasce da un’esigenza di cambiare la propria immagine e quindi la percezione che si ha dell’azienda.
La nostra necessità era quella di evidenziare la sezione “development” che nel vecchio brand “Acadevmy” era poco intuibile sia per il nome che rimandava alla formazione che per il pittogramma (il tocco accademico).
Il naming
Il primo step è stato quindi modificare il nome, per diminuire il riferimento alla sezione learning.
Acadevmy diventa quindi .devmy.
Per differenziare le due aree sempre presenti nella nostra azienda, sviluppo e formazione, abbiamo deciso di utilizzare due prefissi, co e aca, quando necessario.
Il punto viene inserito come riferimento al web e per consentire un migliore uso dei prefissi.
Scelte - Logotipo
La modifica principale nel brand è stata quella di eliminare il pittogramma, così da rimuovere anche un ulteriore elemento che faceva pensare solo alla sezione “learning” cercando di raggiungere un equilibrio fra i due principali rami aziendali.
Per il logotipo abbiamo scelto un nuovo font, che desse una maggiore professionalità, modernità, leggibilità, oltre che una migliore rappresentazione dell’aspetto tecnologico e digitale del brand.
Font
Il font che abbiamo scelto è lo Space Grotesk, un sans serif disegnato da Florian Karsten sulla base dello Space Mono, un carattere monospaziato (che per questo ricorda la programmazione) ispirato inizialmente alle macchine da scrivere e i film noir, ma più vicino alle interfacce di film di fantascienza.
Come dicono i progettisti della Colophon Flundry: “a monospace from another planet, a typeface from a distant galaxy, an everyday visitor from outer space.”.
Per rafforzare il concetto di “development” è stato utilizzato solo il minuscolo, richiamando quindi la scrittura del codice.
Volevamo, inoltre, evidenziare il “dev” nel logotipo, ma farlo con un colore sarebbe stato poco versatile, quindi si è cercato di dare visibilità utilizzando il peso bold della font family piuttosto che un colore, in modo da non perdere l'effetto in caso di adattamenti in scala di grigi.
Segni identificativi - Parentesi Graffa
Al font sono state fatte delle modifiche strutturali per caratterizzare il logotipo e renderlo unico. Queste modifiche richiamano la parentesi graffa usata in programmazione e presente nel precedente pittogramma (in modo da dare una certa continuità, anche solo simbolica).
Le modifiche strutturali riguardano soprattutto le parti terminali di alcune lettere. Sono state aggiunte, infatti, delle grazie alle lettere d ed m utilizzando “pezzi” di parentesi graffa, che viene così scomposta e ricomposta, codificata e decodificata, e che diventerà così parte integrante non solo del logotipo, ma anche della nostra identità, come simbolo di programmazione in continuità con acadevmy.
Colori
Per quanto riguarda la palette di colori, abbiamo voluto utilizzare ancora l’arancio ma non lo stesso del vecchio logo. È stato scelto un colore più forte e saturo rispetto al precedente, così da essere più visibile (soprattutto a monitor) e dare più forza ed energia al brand.
Anche il nero non è un semplice nero. Non è a piena tinta ma tendente al rosso per dare continuità di colore.
Payoff
I tempi cambiano e non si sente più la necessità di inserire il payoff nel logotipo. Però può sempre essere utilizzato all’occorrenza.
Identità codificata
Come abbiamo già detto, abbiamo voluto mantenere la parentesi graffa presente nel vecchio logo e riadattarla: in pratica si dematerializza il vecchio per ricomporlo meglio nel nuovo.
Un po’ come uno sviluppatore che crea con stringhe e pezzi di codice, la nostra identità è costruita/composta da questi elementi, che, come nel coding, possono creare potenzialmente qualunque cosa.
Pieghiamo il codice alle nostre necessità, ci esprimiamo con esso, come esprimiamo noi stessi con questi elementi visivi.
Ed eccoci qui...
...col nuovo restyling.
Un progetto in continuo divenire, sempre in crescita, come noi. Tanto altro da raccontare ma non volevamo essere prolissi.
Avete la necessità di cambiare? Contattateci.
